Con il termine anomia si intende l'impossibilità o la difficoltà di recuperare la parola giusta di fronte ad uno stimolo conosciuto.
La difficoltà di denominazione è il sintomo più frequente nell'afasia, ovvero nella perdita totale o parziale del linguaggio, sia sul versante della produzione, sia della comprensione della lingua orale e scritta.
Le persone colpite risultano incapaci di tradurre le parole in pensiero e, viceversa, il pensiero in parola. Spesso accompagnata da altri problemi, come disturbi della memoria, dell’attenzione, del movimento.
Quando si hanno difficoltà a denominare (ad esempio la parola tavolo), può succedere che:
"quell'oggetto su cui si mangia..." = circonlocuzione
"il pavolo..." = parafasia fonemica (sbagliare a selezionare le giuste lettere)
"quella cosa..." = usare una parola generica, una parola passpartout
"la sedia..." = parafasia semantica (dire una parola che appartiene alla categoria dell'arredamento)
...
Quindi, cosa fare? Se la persona è afasica, è bene iniziare un percorso logopedico volto al miglioramento dell'aspetto comunicativo.
In generale, i suggerimenti da dare alla persona in difficoltà sono:
non mettere fretta con frasi come: "dai forza, cosa vuoi dire?"
condividere visivamente il focus su cui concentrarsi
porre domande come: "a cosa serve quell'oggetto?"
chiedere di usare il canale gestuale
dare suggerimenti: "inizia con Ta o con Ca?"
...
E a voi è mai capitato di perdere la parola? Per qualsiasi domanda, scrivetemi qui: emmeviemme.98@gmail.com
Tocca l'immagine...
コメント